A 40 anni luce da noi brilla una stella grande poco più di Giove, più vecchia del Sole di qualche miliardo di anni, e che ospita un ricco sistema planetario composto da sette mondi di dimensioni simili alla Terra: TRAPPIST-1.
I sette pianeti di TRAPPIST-1, scoperti tra il 2016 e il 2017, orbitano molto vicino alla stella, con periodi di rotazione che durano solo pochi giorni. Probabilmente sono bloccati in modo mareale, ovvero un lato di ciascun pianeta è sempre rivolto verso la stella, l’altro in perenne buio. Le loro masse sono paragonabili a quelle della Terra e giacciono tutti sullo stesso piano.
Tre di essi si trovano nella zona abitabile, dove potrebbero esserci temperature adatte alla presenza di acqua liquida, fatto che ha acceso l’interesse per la possibile abitabilità di questi mondi.
La scoperta di TRAPPIST-1 è stata rivoluzionaria, perché ha dimostrato che i sistemi planetari compatti e ricchi di pianeti rocciosi sono possibili. Continua ancora a ispirare la nostra esplorazione del cosmo alla ricerca di altri sistemi simili, e ci avvicina sempre di più a trovare “un’altra Terra” (sempre se ne può esistere davvero una).